Azione
"Sento che potrei fare qualunque cosa" (J.P. Sartre - "La Nausea", pag. 126)
L'individuo è condannato a decidere come agire, poiché è solo in ogni istante, sebbene viva in società. Egli è quindi libero di scegliere, libero di vivere, pur essendo condizionato dagli altri. Per questo motivo l'azione umana conferisce un senso all'esistenza. Il fine dell'azione individuale, però, non è mai certezza di un risultato e questo provoca in lui angoscia e malessere esistenziale di fronte alle incognite. Le numerose possibilità di azione lo conducono a mettersi in gioco. L'unica certezza rimane l'Uomo come artefice del proprio destino.
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