Libertà
“Solo e libero.
Ma questa libertà assomiglia un poco alla morte.” (J.P. Sartre -"La Nausea", pag. 160)
L’uomo
è condannato a essere libero. Questa condanna alla libertà fa sì che la scelta
sia sempre angosciosa; la continua instabilità dell'uomo, il suo costante
impegno a scegliersi, a farsi, la non definitività delle scelte e delle
decisioni, la ingiustificabilità delle stesse scelte sono per l'uomo fonte di
angoscia.
Non
è possibile dimostrare la propria esistenza così come non è possibile
dimostrare l’esistenza dell’Altro. Ciascuno tende a oggettivare l’Altro, togliendogli la sua
libertà, ma giunge al fallimento. La presa di coscienza del proprio
limite spinge l’uomo a subire la propria esistenza nel mondo in cui
vive.
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